La rilevanza paesaggistica riconosciuta a un contesto deriva dalla simultanea presenza in esso di elementi naturali e antropici, ma soprattutto alla qualità delle relazioni e dei rapporti che tra quelli si instaurano. Quando le relazioni createsi si amalgamano e si armonizzano, si ha l’immediata percezione di un contesto dotato di particolare bellezza.
Il valore paesaggistico di un’area dipende dunque da un insieme di elementi e fattori: naturali, ecologici, geologici, storico-culturali, visuali e percettivi, che si fondono in un unicum di pregio.
Lo strumento urbanistico comunale, in vigore dal 2009, riconosce alla porzione di territorio comunale più a nord, ovvero quella ricadente nel perimetro del PLIS, una valenza paesaggistica “molto alta”.
Il territorio del PLIS dal punto di vista geologico si caratterizza per una morfologia leggermente ondulata con dolci declivi e vallecole (colline moreniche): i versanti a nord presentano coperture vegetazionali cospicue (boschi), mentre quelli a sud possono presentare coltivi, prati aridi, e tra le valli intermoreniche sono presenti zone umide e canali.
Il paesaggio agrario di questa porzione di territorio si caratterizza per la presenza di appezzamenti di terreno di modeste dimensioni destinate a colture tradizionali a conduzione prevalentemente famigliare.
Dal punto di vista antropico questa porzione di territorio si caratterizza per la presenza di un “Sistema insediativo di matrice storica di rilevanza paesaggistica”, come riconosciuto ad esempio dalla pianificazione sovra-ordinata come dal PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Mantova). Ne fanno parte sia i “Nuclei di antica formazione”, che i “Beni di rilevante valore storico-culturale”.
I primi sono centri storici costituiti dalle aree urbanizzate di più antico insediamento, corrispondenti ai centri urbani storici di maggior livello gerarchico per la presenza di sedi amministrative, religiose, di mercato, dotati di un impianto urbanistico complesso, con diffuse presenze di edifici monumentali o elementi architettonici di pregio. E’ il caso dello stesso centro urbano di Castiglione.
Nel territorio del PLIS si trovano però centri abitati di più modeste dimensioni, con una capacità attrattiva più limitata rispetto al centro storico di Castiglione, ma che presentano una caratteristica struttura urbana non particolarmente complessa e ricca di funzioni civili e religiose, ancorché dotata di cortine edilizie antiche, continue e riconoscibili.
E’ il caso delle località Valle, Santa Maria, Astore (foto a lato), Pedercini, Barche di Castiglione, Grole, Valle Scura e Fontane.
Non sono certo di minor importanza le cascine agricole sparse per il territorio comunale, che arricchiscono e caratterizzano il paesaggio agrario e collinare.
Nell’ambito degli elementi antropici presenti sul territorio meritano menzione quei manufatti di architettura civile, industriale o religiosa che costituiscono emergenze di carattere puntuale : ne sono esempio l’ex convento di Santa Maria (foto a lato) o l’Eremo della Ghisiola, la cui presenza solitaria si staglia entro un immediato intorno non costruito e particolarmente verde, cha fa risaltare il manufatto edilizio. Verdi campi attorno al muro di sassi e una cortina arborea attorno al santuario fanno risaltare da un lato la semplice, ma mai uguale, tessitura muraria, dall’altra invitano al raccoglimento, perché enfatizzano l’idea di isolamento e solitudine dal mondo circostante.
Altro elemento che arricchisce l’armonica complessità del paesaggio del PLIS sono i canali denominati “Albana, Albanella e Riale”: canale di matrice storica che caratterizza il PLIS in quanto si pone in stretto rapporto con la zona umida di Valle.